Spesso il problema maschile è un problema di coppia

domenica 24 marzo 2013

ANCORA SU CHIRURGIA ESTETICA DEI GENITALI

ANCORA SU CHIRURGIA ESTETICA DEI GENITALI



Le campagne mediatiche relative alla chirurgia estetica o plastica sono sempre roboanti e mirano a sottolineare il fatto che interventi estetici e plastici vadano fatti esclusivamente da Chirurghi Plastici. Questo è vero per quanto attiene alle specifiche competenze in un determinato settore : conoscenza di anatomia, fisiologia , cause e tecniche di intervento per un determinato problema. detto ciò un tipo di chirurgia è per chi sa farla con competenza ed esperienza. Il distretto genitale è sempre stato appannaggio degli UroAndrologi e degli  UroGinecologi, cioè figure professionali con ampie competenze su un settore specifico o di confine tra 2 specialità .Non si tratta di una polemica, ma soltanto un chiarimento per  tutti i/le potenziali pazienti o gli/le interessati/e ad eventuale intervento estetico (con valenza  funzionale, come ho già specificato in post precedente nei miei blog) nell'area genitale. Deve essere solo chiaro che non sempre a tali interventi corrisponde il recupero della funzione persa !! Chiarito questo il paziente è libero di affidarsi allo Specialista che ritiene più idoneo purchè con esperienza specifica nelle aree in oggetto (in altro post discuto comunque della mia continua collaborazione con Chir. Plastico)

giovedì 21 marzo 2013

S.C. UROLOGIA OSPEDALE VILLA SCASSI - GENOVA





E' con orgoglio che comunico a tutti i lettori del blog che la S. C di Urologia Ospedale Villa Scassi - Genova , il reparto in cui lavoro, è risultata in testa nella graduatoria regionale per le prestazioni sanitarie di carattere chirurgico. Questo report considera il numero e la complessità degli interventi chirurgici effettuati nel 2012 (oltre  1300) , il numero degli interventi in regime di day surgery (oltre 500), la degenza media di 7 giorni. Sono stati da noi effettuati tutti gli interventi urologici tradizionali per le patologie comuni e tumorali tra cui prostatectomia radicale e cistectomia con ricostruzione della vescica ; gli interventi per la calcolosi urinaria, dalla litotrissia extracorporea alla nefrolitolapassi percutanea e ureteroscopia. Siamo in grado di offrire interventi miniinvasivi per l'incontinenza urinaria maschile e femminile, la andrologia chirurgica e laparoscopici con indicazione per la patologia renale e  surrenale. E' in sviluppo anche la chirurgia ricostruttiva dell'uretra, per stenosi e patologie malformative. Tutto  ciò è reso possibile dal lavoro continuo di tutta le equipe medica e del personale di sala operatoria e infermieristico che ha raggiunto alti livelli di specializzazione. I pazienti non provengono solo da Genova, ma dai territori limitrofi; la mia intenzione è quello di poter continuare a offrire un "prodotto" di alto livello, anche in una realtà diversa da quella clinica o universitaria, con professionalità e competenza. Grazie a tutti e ai pazienti per la fiducia accordata.

martedì 19 marzo 2013

HIGHLIGHTS DAL CONGRESSO EUROPEO DI UROLOGIA

E' stato certamente un congresso con molti contenuti tecnologici e la parte del leone e' svolta dalla laparoscopia robotica, appannaggio pero' di centri di ricerca o universita'. Importanti sono anche le novita' in tema di trattamento della calcolosi urinaria, per via endoscopica o percutanea. L' avvento di fibre laser sottili e pieghevoli permette infatti di trattare calcoli in posizioni difficili da raggiungere. Interessanti le novita' in oncologia per il tumore del rene, prostata e vescica grazie a terapie  e interventi che permettono di salvare molti reni e ricostruire la vescica. In andrologia sembrano promettenti le nuove terapie orali per deficit erettivo ed eiaculazine precoce, con maggiore efficacia e risposta veloce. Novita' promettenti anche per l' incurvamento del pene e l' incontinenza urinaria maschile e femminile con l' uso di cellule adipose e staminali ricavate dal paziente. Le nuove teapie e tecnologie potranno permettee in alcuni casi trattamenti in regime ambulatoriali, efficaci, e ricoveri brevi

domenica 10 marzo 2013

CHIRURGIA PROSTATICA CON ROBOT : IL SENSO ?

Ammetto di essere forse controcorrente , ma considero la prostatectomia radicale con robot un eccesso di cura: mi spiego meglio. La tecnica tradizionale di intervento sulla prostata per neoplasia prevede una incisione da ombelico a pube (10 cm !!!) o un simile, orizzontale subito sopra il pube. La durata dell'intervento non supera i 90 minuti in qualunque centro  ne faccia almeno 2- 3 ogni settimana, per un totale di 120-150 annui : una discreta casistica. Ciò comporta un ricovero che varia da 4 a 8 giorni, con presenza di catetere vescicale; l'intervento è extraperitoneale, non c'è possibile passaggio di urina nell'addome e le percentuali di continenza e risparmio dell'erezione sono sovrapponibili all'intervento laparoscopico. Peraltro per quest'ultimo non sono ancora certi i dati sul reale impatto dell'intervento nella storia della malattia, cioè il tasso di cura. In caso di prostatectomia con robot servono 90 minuti solo per posizionare il robot "nel paziente"e, in mani esperte, il doppio per l'intervento .Non mi dilungo sui costi di acquisto e gestione della macchina che la rendono utilizzabile solo in centri ricchi o sponsorizzati i quali attraggono pazienti grazie alla promessa di operare "senza taglio", omettendo di spiegare quanto detto prima. Nella mia modesta opinione (condivisa peraltro da parecchi colleghi) solo la prostatectomia laparoscopica extraperitoneale è sovrapponibile all'intervento a cielo aperto , se eseguita in centri con casistica elevata.
Presso la S.C dove opero la laparoscopia è utilizzata per la chirurgia renale e del surrene ove il vantaggio rispetto a quella open sia reale in termini di risultato oncologico e degenza.
Le immagini succesive illustrano il robot.


sabato 9 marzo 2013

LA SINDROME DEL NERVO PUDENDO




L'Urologo spesso affronta pazienti che gli arrivano dopo un percorso complesso e lungo ; si tratta di persone con sintomi variabili e spesso associati come generici fastidi urinari, prostatite o cistite, dolori pelvici e con i rapporti, fastidio e "scosse" nel perineo e nelle aree genitali, disturbi e dolori con la defecazione, dolore con la posizione seduta. Sono visti in sequenza variabile da Urologi, Proctologi, Ortopedici e Neurochirurgici e sottoposti ad esami quali colonscopie e cistoscopie, esami urodinamici, TAC o risonanza magnetica e terapie sintoamtiche, ma inefficaci. Spesso alla base di tutto questo sta la NEVRALGIA DEL NERVO PUDENDO : si tratta di un nervo che scorre nel bacino , in vicinanza al reto e agli organi genitali e fornisce innervazione al perineo e gli stessi genitali. La causa è variabile e può essere un intervento sugli aorgani del bacino (retto, utero, prostata) o sul perineo e testicoli, un trauma o una infiammazione del territorio di cui abbiamo parlato o altre cause di neuropatia. Spesso le alterazioni dei genitali legate all'età sono l'unica causa. La diagnosi si basa sulla raccolta dei sintomi , sulla viita (per escludere i fattori descritti) e sulla ricerca di punti che, se schiacciati, evocani i sintomi del paziente. la terapiua si basa sull'uso di antinevralgici, poichè i comuni farmaci antiinfiammatori non sono utili, e , dove possibile sulla rimozione della causa (cicatrice, fatto infiammatorio o esiti di trauma); l'iniezione di anestetico locale è un palliativo, spesso necessario in caso di dolori intensi. L'elettrostimolazione può avere indicazione in casi selezionati come l'iniezione locale di sostanze ad azione antiinfiammatoria o anticollagene e l'uso di cellule staminali o piastrine del paziente, ottenute con un semplice esame del sangue e iniettate localmente dopo idoneo trattamento.
In conclusione si tratta di una patologia abbastanza diffusa, ma a cui bisogna pensare quando ci troviamo di fronte ai sintomi descritti associati tra loro; la terapia idonea permette di riprendere una vita normale a persona spesso sottoposte a cicli di cure inutili e ad esami lunghi e costosi.