Spesso il problema maschile è un problema di coppia

lunedì 22 aprile 2013

Chirurgia uretrale

La chirurgia uretrale si occupa di problemi malformativi o acquisiti del condotto che veicola l'urina dalla vescica all'esterno . l'ueretra. Spesso non si tratta di problemi isolati dell'uretra, ma si trova coinvolto il pene o il prepuzio con lo scroto ( i rivestimenti di pene e testicoli). Oltre alle anomalie congenite si può trattare di stenosi (restringimenti) dovuti a esiti di infezioni, caetterismo o traumi del bacino e del pene; le stenosi sono spesso trattate con intervento endoscopico ( senza tagliare, entrando nell'uretra sotto visione), ma in caso di recidiva si rende necessario l' 'intervento ricostruttivo.
ANOMALIE CONGENITE : sono evidenti già nei bambini e lla più frequente è certamente l'IPOSPADIA. In questo caso lo sbocco dell'uretra (meato) non è sull'apice del glande, ma al di sotto, sul pene, a vario livello. E' spesso operata nei bambini, ma può recidivare o complicarsi con stenosi più avanti ; in altri casi , meno gravi, il paziente non si rivolge allo specialista sino ai primi rapporti sessuali.E' speddo inatti preoccupato solo dall'aspetto estetico della cosa.


Esempio di ipospadia




L'intervento ricostruttivo mira a riposizionare il meato uretrale nella sede normale, ma ciò si può fare solo "ricostruendo"  l'uretra mancante dallo sbocco anomalo a quello desiderato; si crea un nuovo segmento di "tubo"  utilizzando la cute del prepuzio o una striscia di mucosa della bocca (parte interna della guancia).

STENOSI  URETRALI : le cause più frequenti sono il cateterismo, i traumi del bacino e del pene e le infiammazioni tera cui è importante il lichen sclerosus che dal glande può spingersi nell'uretra. Come detto il primo trattamento può essere endoscopico , ma in caso di recidiva bisogna fare una uretroplastica ; anche qui si utilizza un innesto di  prepuzio o la mucosa boccale.


Uretrotomia endoscopica

Ci sono fondamentalmente  2 tecniche di "ampliamento" del tubo uretrale, ristretto dalla stenosi : si posiziona l'innesto dorsalmente (tra uretra e corpi cavernosi) o ventralmente (sotto). In pratica si incide l'uretra , si apre la stenosi e si aumenta il diametro del tratto interessato inserendocindoci l'innesto. E' certamente un intervento risolutivo, ma richiede una valutazione intraoperatoria per decidere dove mettere l'innesto e di che dimensioni deve essere. Spesso infatti le indagini preoperatorie non dicono con certezza quale sia veramente la lunghezza della stenosi. Si tratta di "chirurgia sartoriale": il chirurgo ritaglia l'intervento sul singolo paziente; è però la chirurgia che permette il miglior risultato funzionale e d estetico. Si eliminano i fastidi urinari delle stenosi , si rispettano i nervi dell' erezione e si evitano disturbi dell'eiaculazione. 
Dopo l'intervento è necessario il catetere per almeno 8 giorni


Esempio di incisione dell'uretra e preparazione dello spazio per l'innesto

Purtroppo la tendenza oggi è ancora quella di praticare interventi endoscopici ad oltranza dopo la prima recidiva e di aggiungere dilatazioni dell'uretra ambulatoriali ; questo però peggiora la situazione e serve solo ad estendere il tratto di stenosi, a causa dell'infiammazione cronica provata dalle manovre