Spesso il problema maschile è un problema di coppia

domenica 28 novembre 2010

Pene corto : perchè rivolgersi all'andrologo ?


Il pene corto può essre fonte di preooccupazione, angoscia e frustrazione: al di là della sindrome da spogliatoio e del confronto con altri uomini, quello che preoccupa di più è di non essere in grado di soddisfare il/la partner. Innanzitutto facciamo chiarezza su cosa significa pene corto : nonostante tenativi di standardizzare una lunghezza media a livello mondiale, non c'è unanimità a causa di differenze etniche e culturali. Inoltre una cosa è valutare il pene flaccido e un'altra in caso di erezione, situazione che serve per il rapporto !! Solo in casi rari e gravi si può parlare di micropene (a riposo 4 cm e in erezione 6-7), ma questi sono solitamente evidenti in età giovanile ; in tutti gli altri casi c'è estrema variabilità di dimensioni. Nell'adolescenza, a sviluppo completato (16-18 anni), può essre utile una valutazione fisica con dosaggio degli ormoni maschili, se coesistono testicoli piccoli, scarsa peluria e altri segni di ipogonadismo (basso livello di ormoni maschili). In altri casi il pene è seplicemente "nascosto"; in persone sovrappeso il grasso a livello del pube e dei testicoli tira il pene indietro e questo si dimostra spingendo in alto il grasso e stirando lo scroto. In tutti gli altri casi si tratta di solito di una questione di "taglia" come può essere per la testa o i piedi e  bisogna solo valutare che ci sia una valida erezione e non siano presenti altra anomalie come curvature o alterazioni cutanee (fimosi o frenulo breve) ingrado di mimare un pene corto. La valutazione completa è quindi importante per esaminare tutto l'apparato genitale e la prostata, valutare le reali dimensioni del pene (eventualmente anche con autofotografia in erezione) ed escludere altre minime anomalie. Spesso con la visita si riesce a convincere il paziente della normalità della sua situazione; in caso contrario si discuterà l'indicazione alle terapie chirurgiche o non, dove necessario


Meglio piccolo ed efficente o grosso e .........?

martedì 23 novembre 2010

Allungamento del pene : facciamo un po' di chiarezza !


In rete si leggono blog o articoli fantasmagorici con tecniche chirurgiche e non, medicine miracolose o altro in grado di allungare il pene: ma leggendo tra le righe in nessun caso viene spiegato quando si deve o si può allungare il pene e come si possa fare !!! Al di là delle richieste legate a motivi razziali, religiosi o culturali l'allungamento del pene non è quasi mai necessario per ciò che il pene serve : permettere rapporti sessuali soddisfacenti per l'uomo e il suo partner, sia maschile o femminile. In molti casi l'uomo identifica la virilità con le dimensioni del fallo e non con la sua funzionalità , da qui la insoddisfazione o l'ansia di non essere all'altezza; anche le partner femminili, specie se occasionali, sono molto aggressive ed esigenti ed identificano "l'auto con il pilota"sperando nella grande prestazione.......
L'intervento è sicuramente necessario in caso di micropene (4 cm !!!), ma il problema si rende evidente già nella pubertà e bisogna intervenire sia per problematiche fisiologiche che reali problemi di dimensione. Negli altri casi è bene ricordare che una valutazione del pene a riposo è diversa da quella con erezione, che nei soggetti obesi o sovrappesso l'eccesso di grasso del pube, dello scroto  e  delle cosce tende a "nascondere" il pene. Anche nel pene curvo acquisito (Peyronie : vedi altro post nel blog) c'è un minimo accorciamento legato alla curvatura del pene, specie in fasi avanzate. Che cosa si può fare ? In caso di pene curvo acquisito, oltre agli interventi e alla terapia , oggi sembrano efficaci le iniezioni locali con collagenasi di clostridio, già efficaci nel trattare patologie simili della mno (Dupuytren); di una certa efficacia nella fasi iniziali anche gli estensori penieni, che esercitano una trazione meccanica graduale sul pene.

Altro ausilio mostrato sopra è un dispositivo "vacuum" che provoca un ingrossamento del pene temporaneo richiamando con meccanismo a pompa sangue nel pene. In caso di pene nascosto si può invece eliminare il grasso del pube,associando eventualmente una "plastica a Z" dello scroto : i 2 interventi permettono di guadagnare circa 2 cm di lunghezza peniena a riposo con un certo recupero dell'immagine corporea. E' sempre comunque necessario ricordare che non esistono "miracoli" in grado di allungare o ingrossare il pene : l'andrologo con esperienza chirurgica potrà valutare se, in caso di pene nascosto o curvo, sia indicato l'intervento e se questo potrà aiutare la persona a riacquistare fiducia in sè stessa, sempre ricordando che un intervento del genere non potrà mai comunque da solo favorire la prestazione o la soddisfazione del partner .

giovedì 11 novembre 2010

Tumore della prostata: dai sintomi alla diagnosi

Il tumore alla prostata si appresta a diventare il più frequente nel sesso maschile, dopo i 50 anni sia per un reale aumento dei casi, sia per la diagnosi precoce che oggi permete di trattare con successo molti più pazienti degli anni scorsi. Tra le cause favorenti la neoplasia stanno il fumo, il consumo eccessivo di grassi e l'obesità; la familiarità è anch'essa importante, aumentando il rischio in caso di padre o fratello con un caso di tumore alla prostata.  Recentemente è stato invece rivisto il ruolo degli ormoni maschili (androgeni - testosterone): prima indicati come causa principale, oggi sembra che invece abbiano un ruolo parzialmente protettivo. Il tumore prostatico è un adenocarcinoma, a partenza cioè dalla parte ghiandolare della prostata; può localizzarsi in qualunque zona della prostata e spesso è multifocale, cioè a partenza da più zone.


Ovunque sia l'origine il tumore può espandersi e diffondere, in casi estremi, al di fuori della prostata sino agli organi vicini; oggi è una evenienza rara e la stragrande maggioranza dei tumori sono trattati quando sono ancora confinati alla ghiandola prostatica. Mentre un tempo si diagnosticava il tumore per i suoi sintomi (difficolta a urinare, sangue nelle urine, segni di metastasi)  da oltre 15 anni il dosaggio su sangue del PSA permette, insieme alla visita una diagnosi precoce: il PSA è un enzima prodotto dalle ghiandole prostatiche e, se è vero che il valore si altera anche per altri motivi (prostatite, ipertrofia....) è comunque molto sensibile e un suo innalzamento improvviso deve mettere in allerta. La visita si basa sulla esplorazione rettale valutando la superficie e la consistenza della prostata : solo poche volte si palpa un nodulo, ma il dato della visita associato al PSA permetterà di dare indicazione alla biopsia della prostata, eseguita sotto guida di ecografia per via transrettale.



Solo la biopsia permette la diagnosi ! In certi casi purtroppo potrebbe essere necessario ripeterla, per dati istologici non certi per tumore, ad esempio infiammazione cronica o atrofia, ma il controllo periodico del PSA e la esplorazione rettale permetteranno di dare la giusta indicazione. In sostanza i 2 passi più importanti sono la visita e l'esame del PSA, da valutare insieme e, se normali, da considerare comunque nel tempo. La prima visita sarebbe consigliabile almeno a 50 anni, con cadenza annuale; qualche attenzione in più si mette in caso di familiarità o storia di prostatite cronica. 




martedì 2 novembre 2010

Disfunzione erettile (impotenza - deficit erettivo) . solo un flash

La prima cosa da dire è che questo evento frustrante è un sintomo, la manifestazione di qualcosa che non va nel nostro corpo o nella nostra mente. Perchè ci sia una erezione adatta ad avere un rapporto soddisfacente è necessario un normale desiderio sessuale (libido), un normale afflusso di sangue al pene, l'integrità dei nervi e una buona qualità degli ormoni maschili (testosterone); solo un giusto mix dei fattori permette una erezione valida e di durata sufficiente. Il pene è costituito da 2 cilindri (corpi cavernosi) sotto ai quali sta un altro cilindro con l'uretra (copro spongioso) e da cui esce urina e liquido seminale: al momento dell'eccitazione (con stimolo fisico o mentale) i nervi favoriscono l'afflusso di sangue alle arterie del pene, si realizza l'erezione ed è possibile il rapporto sessuale

Danni parziali o combinati ad ognuno dei fattori possono alterare l'erezione agendo a livelli diversi.
Detto questo si capisca come sia importante indagare su malattie, interventi, terapie o uso di sostanze che possano interferire sullo stato ormonale, i nervi periferici,  la circolazione sanguigna. Importante anche uno stato ansioso o una depressione che, riducendo la libido, possono comunqiue impedire una erezione valida. Tra le malattie importanti vanno ricordate il diabete, l'insufficienza renale ed epatica; l'ipertensione e le sue terapie, malattie della tiroide o dell'ipofisi possono  essere altre cause. L'infarto , l'ischemia e tutte le cause di arteriopatia si associano a impotenza. Importante anche l'uso di sostanze : alcool e fumo in eccesso, marjuana e cocaina, ma anche le droghe usate dai più giovani che possono provocare danni irreversibili. Importantissimo inoltre il valore di colesterolo e trigliceridi. La disfunzione erettile è poi spesso associata a problemi urologici come ipertrofia prostatica e prostatite; si tratta spesso di casi in cui curando la patologia di base si risolve il problema. Più complessa è invece l'impotenza che fa seguito ad intervento per tumore alla prostata, che richiedde un approccio individuale.
 Oltre alla visita completa con controllo di genitali e prostata si valuteranno gli ormoni con un prelievo, l'asseto metabolico (colesterolo e trigliceridi) e la pressione arteriosa. Anche un elettrocardiogramma sarà utile per escludere danni ischemici. La prima terapia sarà di tipo orale (compresse al bisogno o come vera e propria terapia: sildenafil, vardenafil o tadalafil); in caso di insuccesso si potrà ricorrere alla iniezione nel pene di prostaglandine. E' importante correre subito ai ripari in caso di  deficit di erezione peristente: come già detto perchè può essere spia di problema di salute importante, anche se non ancora evidente. Inoltre i migliori risultati si hanno quando la terapia viene iniziata precocemente; in tali casi, controllando anche per esempio l'aspetto ormonale o metabolico, può trattarsi di "riabilitazione"temporanea per favorire al ripresa di reezioni spontanee. Il messaggio è quindi di fiducia e di pazienza : non curare in modo superficiale solo il sintomo erezione, ma indagare almeno il necessario per rimuoverlo



lunedì 1 novembre 2010

Pene curvo (recurvatum penieno) : problema nascosto

Il pene curvo congenito o recuravtum è una patologia che si manifesta nell'adolescenza, con il completo sviluppo dell'apparato genitale maschile: è un incurvamento del pene , in erezione, verso il basso (meno frequentemente di la to o verso l'alto. E' causato da uno sviluppo dei due cilindri che servono per l'erezione (i corpi cavernosi) rispetto al cilindro che sta sotto e contiene l'uretra (corpo spongioso ): questo di solito non permette rapporti o per lo meno li rende difficoltosi e a rischio di trauma del pene stesso. In alcuni casi è associato un cordone fibroso sotto l'uretra , detto "corda" che favorisce maggiormente il recurvatum. La diagnosi si basa sulla visita e sulla autofotografia del pene in erezione, valutando anche la presenza o meno di corda; il trattamento è invece solo chirurgico e può essere effettuato a sviluppo sessuale completato. Negli anni sono state create alcune varianti, ma l'intervento gold-standard resta la corporoplastica (Nesbit) il cui principio è semplice; si tratta di escindere una  o più ellissi di tessuto di rivestimento dei corpi cavernosi dal lato convesso della curvatura e di suturare la breccia. Ciò comporta un raddrizzamento con solo minimo accorciamento del pene (che in questi casi è comunque ben sviluppato) con tempi operatori di 1 ora circa e ricovero di una notte: la tecnica si applica a qualsiasi tipo di recurvatum. Se è presente la corda, questa deve essere asportata per impedire recidive della patologia.

In conclusione possiamo dire che il pene curvo è un problema risolvibile con un intervento definitivo, relativamente veloce e con ricovero breve. E' necessario intervenire subito dopo l'adolescenza per evitare che ad una patologia fisica con il tempo se ne associ una psicologica, con difficoltà nelle relazioni sessuali